Messa in sicurezza delle opere d’arte, report dei volontari

Il lavoro del gruppo di Protezione Civile di Legambiente, 118 volontari altamente specializzati, al servizio della messa in sicurezza del patrimonio culturale

La Terra trema lungo la dorsale appenninica vengono giù le case e le scuole ma anche chiese, musei, palazzi storici che custodiscono storia e bellezza di questi piccoli borghi italiani. Il recupero del patrimonio storico-artistisco e culturale, passata la prima e complessa fase emergenziale, diventa quindi  fondamentale per rinsaldare il sentimento di coesione di cui ha bisogno una comunità per esistere e ricominciare a pensare al futuro senza rischiare di disgregarsi.

Legambiente, nella convinzione che il volontariato possa dare un contributo prezioso alle autorità competenti che si trovano a fronteggiare un’emergenza drammatica, si è dotata di una struttura operativa di protezione civile. Oltre 50 gruppi territoriali in tutta Italia, attivi dal 1997, con varie specializzazioni: tutela dei beni culturali in emergenza, avvistamento e nello spegnimento degli incendi boschivi, interventi legati ai rischi idrogeologico e sismico, bonifica delle coste da sversamento dei prodotti petroliferi.

Il Gruppo di Protezione Civile specializzato nel recupero e messa in sicurezza dei Beni culturali

Il Gruppo di Protezione Civile specializzato nel recupero e messa in sicurezza dei Beni culturali, il primo in Italia specializzato in questo settore, rientra nella colonna mobile della Regione Marche ed è composto da 118 volontari di ogni età residenti in tutta la regione, uniti dalla passione per il loro territorio, veri paladini al servizio della comunità per la difesa della nostra eredità culturale.

Ognuno di loro mette gratuitamente competenze e professionalità (restauratori, storici dell’arte, architetti, tecnici di diversa provenienza, carabinieri e VVF in pensione e molto altri) a sostegno del Segretariato Marche del MiBACT che coadiuvati dai VVF e dai Carabinieri del gruppo di Tutela Beni Culturali nei primi 10 giorni di operazioni hanno messo in salvo oltre 300 opere dalle chiese, musei e pinacoteche dei comuni di Sarnano, Visso, Caldarola e San Ginesio.

Nelle operazioni di recupero sono stati coinvolti anche i giovani dei comuni colpiti, per renderli protagonisti di questo percorso di speranza e di ricostruzione, per creare nuove competenze e costruire una nuova prospettiva comune, per uscire insieme e più forti da questa ferita che ha colpito gran parte delle Marche.

Dopo mesi di attività sul campo, tra scosse ed emergenza maltempo, ecco i primi due report del lavoro di recupero e messa in sicurezza delle opere d’arte.

1°report sulle attività di salvaguardia dei beni culturali, 7/11/2016 - 24/12/2016 2°report sulle attività di salvaguardia dei beni culturali, 9/01/2017 - 14/06/2017 Segui gli aggiornamenti su facebook