Insieme e in contemporanea i ragazzi di quattro Comuni colpiti dal sisma Muccia, Pieve Torina, Valfornace e Visso si sono rimboccati le maniche partecipando alla grande giornata di volontariato ambientale Puliamo il mondo dedicata all’Appennino marchigiano.
Ben 180 studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado insieme ai loro docenti, sindaci, assessori, dotati di guanti e sacchi hanno raccolto i rifiuti abbandonati in aree di straordinaria bellezza.
Un impegno corale per niente scontato dove è difficile per le comunità condividere le iniziative e superare l’isolamento provocato dal terremoto prima e dalla pandemia dopo.
A Muccia gli studenti hanno ripulito l’area antistante la loro scuola mentre a Pievetorina hanno ripulito la pista ciclopedonale, significativo luogo per la sana valorizzazione del loro Comune e di tutto l’Appennino. A Valfornace la pulizia ha riguardato il laghetto di Boccafornace e il giardino centrale mentre a Visso i giovani volontari si sono attivati per la pulizia del percorso che porta dalla loro scuola alle SAE (casette). Un protagonismo straordinario della comunità a favore dell’ambiente e della bellezza.
La giornata è stata promossa da Legambiente Marche, dal Circolo e dal Centro di Educazione Ambientale di Legambiente Il Pettirosso di Tolentino in stretta collaborazione con le Amministrazioni dei quattro Comuni e l’Istituto Comprensivo Monsignor Paoletti. L’iniziativa ha avuto il patrocinio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e del Cosmari.
Commenta Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche “Questa giornata per noi ha un grandissimo valore, soprattutto in questi luoghi. Da anni con Puliamo il Mondo coinvolgiamo le comunità con l’obiettivo di renderle protagoniste della valorizzazione del loro territorio. Accanto all’attenzione contro l’abbandono dei rifiuti, infatti, vogliamo sempre promuovere la partecipazione attiva e la cura dei luoghi pubblici significativi per la comunità. L’Appennino e, in particolare, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini per noi rappresentano una grande ricchezza per l’intera regione. Da questa iniziativa rilanciamo l’importanza del protagonismo delle comunità e in particolare dei giovani, della conservazione della biodiversità, del corretto uso delle risorse naturali e dell’importanza di puntare sulle aree protette e la loro sana valorizzazione come ingredienti fondamentali per la ricostruzione post sisma”.
Protagoniste e tenaci sono state alcune docenti per aver creduto all’iniziativa di volontariato e di averla “usata” bene sia a scopo educativo che per lanciare dalla scuola un messaggio a tutta la comunità ferita e sfiduciata: un futuro è possibile ed è sostenibile.
di Fabiola Cavarischia – Cea Legambiente Il Pettirosso