Osservatorio per la ricostruzione

Protocollo tra Fillea Cgil  e Legambiente per la costituzione di un “Osservatorio nazionale per una ricostruzione di qualità” 

La tragica catena degli eventi sismici dal 24 Agosto 2016 ci ricorda quanto il nostro Paese e il nostro territorio siano fragili, quanto l’incuria e il disinteresse verso una politica per la prevenzione, la messa in sicurezza del patrimonio naturale e costruito, il giusto equilibrio nell’utilizzo del suolo, lo sviluppo di qualità delle aree interne, si “paghino” poi tutte insieme, lasciando spesso – spenti i riflettori – le comunità, le forze sociali e del volontariato, gli amministratori locali a combattere da soli, per garantire un futuro alle prossime generazioni, per evitare che – al dramma del sisma – segua poi il dramma dell’ulteriore abbandono dei comuni, delle terre, delle imprese.

Ora, pur nella drammaticità del caso, la ricostruzione può essere allora un’occasione per un nuovo sviluppo di queste aree del Lazio, dell’Abruzzo, dell’Umbria e delle Marche, se si saprà tenere insieme una “ricostruzione di qualità”, che legga le trasformazioni avvenute (ambientali, demografiche, tecnologiche, di bisogni), con politiche di sviluppo mirate, volte a favorire nuovi modelli produttivi e di impresa basati su sostenibilità, innovazione, conoscenze, in un rapporto positivo con il territorio, la propria storia, cultura, tradizioni. Una grande occasione, considerata l’ingente quantità di risorse che sarà investita, per promuovere una nuova idea di sviluppo e benessere dell’Appennino centrale, capace anche di invertire il fenomeno dello spopolamento e dell’impoverimento delle attività produttive nei piccoli comuni interni.

Già la fase della ricostruzione deve quindi essere l’occasione per non ripetere gli errori del passato e per fare delle aree del cratere un esempio virtuoso di riprogettazione degli spazi, del rapporto tra costruito e ambiente, di sostenibilità ed innovazione avendo una visione unitaria e lungimirante per il futuro dell’area appenninica.

Per questo la Fillea Cgil, il principale sindacato delle costruzioni e Legambiente, la principale associazione ambientalista, concordano di dare vita ad un OSSERVATORIO NAZIONALE PER LA RICOSTRUZIONE DI QUALITA’.

Un Osservatorio che:

  • sia composto, oltre che dai responsabili nazionali, dai rappresentanti della Fillea Cgil e di Legambiente dei territori colpiti dal Sisma e da esperti di provata fama nazionale, aperto ai contributi di tutte le forze sociali, del volontariato, del civismo, delle istituzioni che condividano le finalità di una ricostruzione pubblica e privata, residenziale e di impresa, di qualità cioè migliorativa in quanto basata su principi di: massima sostenibilità ambientale ed energetica, antisismica, confort, salubrità, ricorrendo alle migliori tecniche costruttive e ai migliori materiali innovativi;
  • sia di sostegno alle amministrazioni pubbliche locali e alla cittadinanza anche con specifiche campagne informative e di sensibilizzazione rivolte a tutti (cittadini, sindaci, ma anche professionisti, imprese, ecc.) al fine di promuovere modelli di ricostruzione più avanzati;
  • sia promotore presso tutti gli interlocutori pubblici e privati (Commissario per la ricostruzione, Regioni, Comuni, Stazioni appaltanti) di un ciclo produttivo il più possibile basato sull’economia del riciclo e circolare, sulla riduzione degli impatti ambientali (rifiuti edili, rifiuti speciali, gestione dei materiali in entrata e uscita dal cratere), sulla qualità del lavoro (regolarità, attenzione alla sicurezza);
  • sia promotore, anche attraverso un modello di ricostruzione di qualità, di maggiore legalità, tracciabilità, trasparenza, in ausilio alle istituzioni pubbliche preposte e non in alternativa a quanto già previsto e di positivo (ruolo delle Anagrafi, ruolo dell’Anac, protocolli di legalità, funzione delle Casse Edili e delle forze sociali), ma ad ulteriore sostegno e “attivazione sociale” delle stesse comunità locali in questa direzione;
  • sia promotore di possibili “cantieri modello”, con estensione e utilizzo delle migliore pratiche disponibili, a livello generale (estensione del Durc per Congruità contro ogni forma di lavoro nero, ruolo attivo dei Rappresentanti Territoriali per la Sicurezza, gestione integrata dei settimanali di cantiere, ecc.) e a livello di singolo cantiere (formazione mirata per i singoli lavoratori su sicurezza, nuovi materiali, corretta gestione dei rifiuti e loro trattamento, servizi in loco, qualità degli alloggiamenti e dei trasporti per i lavoratori, ecc.) promuovendo tra le popolazioni locali maggiore sensibilità su questi temi;

favorisca l’insediamento e la nascita di imprese in loco specializzate nella ricostruzione di qualità, nell’utilizzo di nuovi materiali a minor impatto ambientale e dei materiali di riciclo, nella gestione dei rifiuti, nella predisposizione dei depositi di materiali, ecc.

A tale scopo, Fillea Cgil e Legambiente concordano da subito di:

insediare l’Osservatorio presso l’Area del Cratere, organizzando una serie di riunioni e assemblee sul territorio al fine di presentare lo stesso, le sue finalità, le modalità operative e quelle di adesione da parte di altri soggetti per poi giungere ad un’iniziativa nazionale di presentazione dello stesso;

predisporre uno specifico sito dedicato e specifici materiali informativi sul tema della ricostruzione migliorativa di qualità al fine di sensibilizzare cittadini, istituzioni, professionisti ed imprese;

avviare tutte le necessarie interlocuzioni con il Commissario per la ricostruzione, gli enti locali, le associazioni datoriali al fine di promuovere ogni iniziativa volta a favorire cicli produttivi più avanzati e sostenibili, con particolare attenzione all’insediamento di imprese all’interno del cratere di qualità che valorizzino innovazione e lavoro;

definire modalità di monitoraggio e di rendicontazione delle attività svolte attraverso report con cadenza trimestrale e la redazione di un Rapporto annuale dedicato alla “Ricostruzione di qualità”.