Deliberate del Cipe le Terze linee guida antimafia

Il Cipe ha approvato in via definitiva, il 21 marzo scorso, le Terze linee guida antimafia per il Cratere del Sisma 2016, redatte dal C.C.A.S.I.I.P (Comitato di Cooordinamento per l’Alta Sorveglianza delle Infrastrutture e degli Insediamenti Prioritari) nella seduta dell’8 marzo 2018, che verranno ora pubblicate in Gazzetta Ufficiale.

In esse vengono introdotte modifiche alla disciplina per i progettisti che vogliono partecipare alla ricostruzione del sisma Aquila 2009 che viene parificata a quella stabilita dal decreto legge 189/2016 e dalle
successive Ordinanze commissariali per il sisma 2016, così come vengono introdotte modifiche alla norma che disciplina il trasferimento della ricostruzione privata sisma Aquila 2009 alla Struttura di missione sisma
2016.

La Novità fondamentale, di carattere storico per il settore edile, è rappresentata dal Settimanale di Cantiere che,  in forma semplificata, dovrà  essere inviato dal referente di cantiere alle Casse Edili/Edilcasse. Una richiesta di CGIL, CISL e UIL per sostenere la lotta al lavoro nero, al caporalato, al lavoro illegale. Uno strumento di prevenzione nella lotta alla criminalità organizzata ed alle mafie.

Il Settimanale di cantiere va ad aggiungersi agli obblighi previsti nelle Seconde linee guida sui flussi di manodopera e finanziari come utile strumento di supporto all’importante azione di prevenzione e contrasto
alle diverse forme di infiltrazione della criminalità organizzata e delle mafie nel settore delle Costruzioni, ad altri strumenti come il Durc per Congruità.

Importante e meritorio l’impegno del Ministero degli Interni, della Struttura di Missione, del C.C.A.S.I.I.P., del Commissario per la Ricostruzione, e il lavoro svolto dalle Organizzazioni sindacali che ha permesso di traguardare questo risultato.

Ora, inizia la fase più delicata, quella della sua applicazione, vigilando affinché facciano la loro parte i diversi soggetti chiamati in causa così bene individuati nelle Terze linee guida.

Terze linee guida antimafia